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Il nostro esperto di panificazione è arrivato puntualissimo alle 9:30 per predisporre in anticipo tutte le attrezzature necessarie per la
dimostrazione nell'ambito del tema della giornata. In questa foto, dopo aver preparato gli ingredienti, esegue l'impastazione, curando il dosaggio progressivo
dell'acqua per rendere il risultato finale maggiormente fragrante.
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Il nostro esperto ha portato tutta l'attrezzatura per la sua "dimostrazione" pratica sulla panificazione con il suo doblò.
L'Associazione, ovviamente, ha collaborato nell'allestimento degli spazi, con tavoli, sedie e, peché no, prestando la propria cucina con forno a gas, per
sfornare qualche dolcetto, e calmare i bambini affamati, che, incuriositi, circondavano il nostro esperto. A proposito, non erano solo i bambini a essere affamati!
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Fondamentale per portare correttamente a cottura i vari prodotti della panificazione è il forno. Ormai, considerando la delicatezza della
cottura per ottenere dei risultati a livello professionale, l'unica soluzione è rappresentata dal forno elettrico. Infatti, con questa tipologia di forno
si possono programmare in modo sufficientemente preciso le temperature, la durata, la ventilazione ed eventualmente l'uso del vapore.
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Cumino, anice, zenzero e cardamomo: queste sono le spezie che il nostro esperto utilizza normalmente per arrichire il sapore e il profumo dei prodotti
da forno: si tratta spesso di un'ottima soluzione per limitare l'uso e l'abuso di sale da cucina per insaporire i cibi. A tal proposito, anche il sale, recentemente,
è stato oggetto di attenzione per un miglioramento della qualità e degli aspetti salutistici. Si sta passando dal sale raffinato al sale delle antiche
saline (alcune risalenti a epoche pre-romane) come quello delle Saline di Cervia. Tuttavia, questi prodotti, per ora, rimangono confinati alla nicchia degli
appassionati che possono permettersi costi molto elevati dovuti alla scarsa "industrializzazione" dei processi produtttivi e distributivi.
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Dopo la fase di impastazione, di lievitazione e di riposo a bassa temperatura, si procede a dividere il semilavorato in palline di pasta per panini.
Da notare nella foto lo "stampino" in acciaio inossidabile, creato apppositamente ed esclusivamente per il nostro esperto, al fine di ottenere sul prodotto
finale, oltre a un aspetto commerciale appetibile e gradevole, anche una buona cottura e un buon equilibrio sensoriale tra il croccante e il morbido.
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Finalmente la padella con palline pronte per lo stampaggio con lo strumento descritto nella foto precedente. Da notare la carta da forno utilizzata al
posto del classico olio, per evitare che quest'ultimo possa trasformarsi in fumi poco salutari.
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In questa foto sono presenti i Soci mentre avviene la preparazione dell'impasto e della forma dei dolci. Ovviamente colpisce anche chi già
conosce le procedure della panificazione (per aver partecipato alle precedenti edizioni della nostra Festa del Pane) vedere in azione un esperto come il nostro: i suoi
gesti comunicano anche una grande esperienza e una seria professionalità. Nulla è lasciato al caso, infatti dialogando con lui si scopre quanti
accorgimenti ci siano per ottenere un prodotto finale ben preciso.
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Per risultato finale possiamo ammirare queste ciambelle dietetiche con farina di farro biologica, senza aggiunta di grassi (burro, olio, ecc.) e
con pochissimo zucchero di canna biologico. Sono andate a ruba, soprattutto considerando l'orario di tarda mattinata in cui sono state sfornate...
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Il nostro esperto di panificazione (a sinistra nella foto), mentre espone le proprietà organolettiche e nutrizionali dei suoi nuovi prodotti
da forno all'Assessore ai Lavori Pubblici - Turismo - Tempo libero - Attività Economiche del
Comune di Coriano,
Pier Giorgio Olivieri (a destra nella foto)
e al nostro socio Vanni Baravelli (al centro nella foto).
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Nella foto, da sinistra a destra: sul tavolino c'è un secchio con grano tenero per il molino ad acqua con macina a pietra da dimostrazione
prestato gentilmente dal Molino Ronci e contenitori per raccolta differenziata dei rifiuti (vetro, plastica e metallici, carta, secco non differenziabile).
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Molino ad acqua da dimostrazione del Molino Ronci (MOLINO RONCI DI RONCI MARCELLO & C. SNC, VIA MOLINO SCHIETI, 23 - PONTE MESSA 61016 PENNABILLI).
Descrizione: dall'alto vediamo la tramoggia, che assomiglia a una piramide rovesciata e che serve a contenere e a convogliare il grano nella sezione successiva.
Tale sezione è quel grande cilindro schiacciato che assomiglia a una grande torta ma che rappresenta il cuore del sistema di macinatura dei chicchi, in quanto
la macina a pietra è una pesante ciambella di pietra fissata all'asse verticale rotante mosso dall'acqua della sezione sottostante. La macina raccoglie i
chicchi di grano e li costringe a passare sotto la sua base in uno spazio così stretto da provocarne la spaccatura e la polverizzazione. Tale
"polvere" è la farina integrale, raccolta in un cassetto che si vede frontalmente. La macina di pietra è connessa con l'asse rotante
alla ruota ad acqua che è messa in moto dalla corrente dell'acqua. In natura e nel Molino Ronci a Pennabilli, l'acqua corrente è prelevata da un corso
d'acqua attraverso un sistema di canalizzazione per mantenere il flusso costante e regolare. Nel molino da dimostrazione, l'acqua è "corrente" grazie
alla forza impressa da una piccola pompa elettrica.
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Particolare del molino da dimostrazione, con dettagio sulla tramoggia, sul cilindro che contiene la macina di pietra e sul cassetto frontale che
contiene la farina ancora non vallata e, pertanto, definita integrale.
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Dettaglio sulla tramoggia che ha la funzione di serbatoio del grano (anche nella versione reale del Molino Ronci a Ponte Messa di Pennabilli - PU),
per alimentare la macina sottostante, attraverso un'apertura che serve a regolare la portata del flusso del grano in un determinanto intervallo di tempo.
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Dettaglio del secchio con il grano di varietà "tradizionale" della nostra Associazione, trebbiato a luglio dell'anno scorso (2008).
Dal nostro grano duro ricaviamo la farina per poter produrre la pasta (per la pastasciutta) e dal grano tenero la farina integrale o di tipo 2 per il pane.
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Il nostro esperto nutrizionista ha approfondito la tematica dell'abuso di cereali nella nostra alimentazione.
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Sono seguiti molti interventi dei soci e degli amici che hanno posto quesiti inerenti prevalentemente le abitudini alimentari che hanno effetti
negativi. Per esempio il consumo quotidiano di latte e derivati può portare a fastidiose intolleranze, difficili anche da identificare, perché
i sintomi non sono molto preoccupanti e sono scambiati con il normale senso di pesantezza o con il mal di pancia dovuto allo stress che tutti, nella società
in cui viviamo, abbiamo vissuto o viviamo quotidianamente.
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In sintesi è emerso che, attraverso un'alimentazione equilibrata, è possibile prevenire alcuni malesseri, che negli anni e nei decenni,
possono portare a vere e proprie malattie, come per esempio il diabete. Inoltre è possibile alimentarsi in funzione dei ritmi fisiologici del nostro organismo
tenendo in considerazione gli impegni lavorativi e il riposo e tutto ciò in una visione armonica e integrata di tutte le attività quotidiane.
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